La somiglianza tra le Veneri preistoriche fa pensare alla presenza di un'iconografia precisa e comune.
In tutte le "veneri", infatti, vengono messi in evidenza il seno, i glutei, gli organi genitali, il ventre e le cosce. Dall'osservazione di queste caratteristiche, e dall'evidente impossibilità che esse rappresentassero un soggetto "reale", è stata formulata l'ipotesi che le "veneri" fossero statuette votive rappresentanti la fertilità.
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