Elevata su una pianta centrale, ma con navate laterali, essa rappresenta l'incontro della tipica struttura rettangolare delle basiliche con la struttura dei martirya, costruzioni sacre dedicate al culto dei martiri, che in Oriente ebbero spesso piante a raggiera. L'interno di Santa Sofia è risolto in una continua armonia di ritmi curvilinei, le pareti erano ricoperte un tempo di marmi e mosaici: i primi si sono conservati,sia pure in condizione disastrose, ma i mosaici dell'epoca di Giustiniano sono andati interamente perduti.La Chiesa di Santa Sofia è contemporanea a San Vitale di Ravenna, e come in San Vitale, il problema della copertura è risolto con l'impiego della cupola. Grazie ad essa la concezione dello spazio viene completamente modificata rispetto alle equilibrate e razionali costruzioni romane. Le cupole di Santa Sofia, forate da fitte corone di finestre, si slanciano verso l'alto e abbracciano lo spazio creando un ambiente particolarmente suggestivo.
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Interno della Chiesa di Santa Sofia a Istanbul, 532-537 d.C. |
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Pianta della Chiesa di SAnta Sofia |
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